Come fotografare paesaggi
In questo primo post vi ho esposto alcune tecniche ed alcuni accorgimenti che a mio avviso potranno aiutarvi a migliorare la vostra capacità di fotografare paesaggi indipendentemente dal fatto, come detto, che siano essi paesaggi naturali, urbani o industriali.
Con questo post che state leggendo ora voglio in qualche modo continuare il discorso appena iniziato riportandovi tre ulteriori suggerimenti che nella mia esperienza sul campo si sono rivelati sempre molto utili per la realizzazione di landscape “memorabili”.
FILTRI POLARIZZATORI
I filtri polarizzatori si sono rivelati degli ottimi “aiutini” nella fotografia di paesaggi grazie alla loro capacità di ridurre effetti sgradevoli come l’abbagliamento da luce e migliorare al contempo l’effetto cromatico complessivo dello scatto. Per questo sono molto utili ad esempio quando si scattano foto di paesaggi naturali in cui alcuni colori, pensiamo ad esempio al blu del cielo o dell’acqua, potrebbero essere altrimenti saturati dalla brillantezza della luce solare perdendo la loro cromaticità originale.
Piccolo trucchetto: se state scattando la foto con uno smartphone e non avete quindi modo di montare un filtro polarizzatore come invece fareste sulla vostra reflex non temete, potete ancora ottenerne l’effetto semplicemente ponendo la lente di un paio di occhiali da sole polarizzati innanzi all’obiettivo. Provare per credere.
ISO BASSI
L’idea di base è questa. State per scattare la vostra foto di paesaggio. Bene. Ora scegliere l’apertura e la velocità dell’otturatore; fatelo liberamente facendo riferimento a quei valori che a voi, in quel momento, sembrano essere quelli ottimali. Una volta definiti apertura e velocità di otturatore, e qui arriva il mio consiglio, fate delle prove finché non trovate gli ISO più bassi possibili che però salvaguardino il risultato fotografico che avete in mente. Più sarete bravi a tenere bassi gli ISO, più semplice sarà per voi evitare che il paesaggio fotografato risulti sgranato.
APERTURA FOCALE
Se l’obiettivo è quello di avere una immagine che sia il più possibile nitida l’apertura che vi suggerisco si aggira sui livelli del f/8. Allontanandovi da questo livello rischierete facilmente di realizzare foto via via sempre meno nitide.
Tutto qui? Non per forza. Ci possono essere infatti delle varianti a questa regola aurea.
Ad esempio, se state fotografando un paesaggio in cui però c’è un qualcosa in primo piano, ad esempio un albero, allora se la vostro intenzione è quella di dare ad esso un maggior focus dovreste operare con aperture tra f/11 e f/16.
Dualmente se volete sfocare intenzionalmente quel che è in primo piano dovrete affidarvi ad aperture molto basse come la f/2.8.