Mamiya Leaf Credo 80MP Digital Back.
Continuiamo la nostra carrellata parlando della Mamiya Leaf Credo 80MP Digital Back. Rispetto agli altri modelli di cui vi ho parlato sin qui è quello che conosco meno, ma ho comunque deciso di inserirlo all’interno della mia minilista delle macchine fotografiche più costose al mondo.
E l’ho fatto non tanto e non solo per il prezzo (che come sempre vi dirò alla conclusione di questa mia mini descrizione) ma perché la Mamiya Leaf Credo 80MP Digital Back è sì una macchina fotografica di lusso ma è anche uno strano ibrido tecnologico.
Al suo interno infatti ritroviamo componenti che hanno decretato in passato il successo di altri prodotti sempre “high end” ovviamente.

Nello specifico la Mamiya Leaf Credo 80MP Digital Back ha una caratteristica identificante che è quella di montare al suo interno tre componenti “di grido”, si direbbe: il Leaf Credo da 80 MP digital back, il corpo 645 DF di una camera SLR a medio formato e le lenti Sekor 80 mm f/2.8 LS D.
Volendo fare un paragone automobilistico, che a me piace tanto, è come se la Mamiya Leaf Credo 80MP Digital Back avesse immaginato di creare un’automobile con la scocca super resistente delle Range Rover, il motore di una Pagani e gli interni di una Rolls Royce.
Il risultato? Il risultato è senza dubbio un prodotto straordinario che non ha caso si presenta sul mercato ad un costo tutt’altro che alla portata di tutti, circa 36 mila euro.
Leica 0-series no. 122
Se siete su questo blog significa che, ognuno a proprio modo e secondo una propria intensità, amate la fotografia.
Se amate la fotografia al 99% dovreste anche conoscere il marchio Leica .
Ora, cosa fareste se, andando in un negozio doveste vedere una vecchia Leica in vendita e chiedendone il prezzo vi fosse risposto: “due milioni e mezzo”. Di lire? No di Euro!
Ma andiamo per ordine. Era un sabato di marzo del 2018 quando in una casa d’aste a Vienna ad un certo punto viene aggiudicata a un ignoto compratore la Leica 0-series no. 122 alla cifra shock di 2.5 milioni di euro!

Si tratta della cifra più alta mai pagata che supera peraltro di oltre 400 mila euro il precedente record, di 2.1 milioni di euro sempre per l’acquisto di una serie Zero della Leica.
Una cifra certamente esorbitante, forse esagerata (dettaglio questo che vi fa capire che non sono stato io il compratore). Ma, per comprenderlo, dobbiamo considerare la straordinarietà di questa serie zero. Si tratta infatti di una serie di machine fotografiche prodotte in maniera artigianale da Ernst Leitz nel 1923.
Ho voluto specificarvi l’anno perché Leitz inizierà la produzione commerciale delle Leica solo a partire dal 1925, ovvero due anni dopo.
Ecco qui che pezzi come la Leica 0-series no. 122, rappresentano una sorta di “prova” di quello che sarebbe stato un successo della fotografia e della tecnologia.