La miglior foto del 2021
Come sapete ogni mese mi soffermo a riguardare, sul web, in tv e sui giornali le immagini di quelli che sono stati gli avvenimenti salienti di quel mese, e battezzare così quella che, su questo blog, è diventata la categoria della “foto del mese”. In questo mese di gennaio 2022 avrei dovuto scegliere la foto del mese di dicembre 2021; tuttavia essendo dicembre l’ultimo mese dell’anno, per questa volta voglio cambiare e voglio invece scegliere e proporvi quella che secondo me è stata la foto dell’anno per il 2021.
Eccola.

Non la troverete sui contest fotografici. Io personalmente l’ho rimediata su un sito di notizie sportive. Eppure è una foto potentissima, soprattutto se fate lo sforzo di andare oltre la sua dimensione e i suoi contenuti naturali.
Ma andiamo per ordine.
E’ la sera del 1 Agosto 2021. Siamo a Tokyo, quella che letteralmente, per noi italiani, è l’altra parte del mondo. Un ragazzo nato in Texas ma cresciuto sul Lungotevere a Roma corre, ma non come ha sempre fatto fin da piccolo. Lo fa in una maniera speciale, volando, più veloce degli inglesi (che ancora si devono riprendere), degli americani e dei jamaicani, che della corsa veloce sono sempre stati i padroni.
Marcell Jacobs
Questo ragazzo, lo conoscete tutti benissimo, è Marcell Jacobs, un giovane italianissimo nonostante il nome, che in 9.80 secondi è riuscito a diventare il nuovo uomo del vento, nonché il più veloce in assoluto al mondo.
Su questa vittoria, in Italia come nel resto del mondo, si sono sprecati fiumi di inchiostro, gli italiani in lode di questo atleta che fino a luglio 2021 era completamente sconosciuto, gli stranieri, rosicando, hanno invece fino a ieri messo in dubbio l’autenticità della vittoria di Jacobs alimentando sospetti di doping che, in alcuni casi (vedi gli inglesi), gli si sono addirittura ritorti contro.
Ma non è di questo che voglio scrivere. Voglio parlarvi di questa foto. Vedete: certamente non è tra le più belle (è anche un po’ sfocata) tra le migliaia scattate in quella fantastica serata da fotografi di mezzo mondo. Ma è forse la più importante. È grazie a questa foto che si è certificata la vittoria dell’atleta italiano ed è sempre grazie a questa foto che forse possiamo, ognuno per quello che fa nella vita di tutti giorni, trarre un insegnamento che ci possa magari migliorare.
Guardate oltre
Cosa vedete in questa foto? Io non vedo il sudore e la fatica (che sicuramente c’erano e ci sono stati). Io vedo quello che io chiamo “lo scatto in più”. Vedete; di gente che fatica e suda (magari non nel senso letterale del termine) ne è pieno il mondo. Non è vero che siamo mediamente scansafatiche. Ma, purtroppo, per molti di loro quella fatica e quel sudore non porteranno mai risultati, nella vita professionale come in quella personale ed affettive.
Se vuoi vincere, se vuoi davvero fare la differenza, ai polmoni ed al cuore, devi aggiungere i reni; proprio come ha fatto Marcell Jacobs nel metro finale, per essere sicuro di piazzare la sua testa prima degli avversari. Solo chi è capace di dare alla sua vita, al suo lavoro, alle sue relazioni, quel colpo di reni (che ognuno può declinare a modo suo) riuscirà a lasciare una traccia nel mondo, quello esterno, e quello interno ai nostri rapporti personali.
Finale
Questa è sempre stata anche la mia filosofia di vita. Lavorare per degli obiettivi, duramente se necessario, ma mantenendo la lucidità per poter dare quel guizzo in più quando è necessario. Così ho raggiunto gli obiettivi personali e lavorativi di cui vado ancora fiero, e grazie a questo approccio alla vita, senza voler risultare immodesto, penso che riuscirò a lasciare su questo Pianeta una traccia profonda, capace di andare oltre la durata della mia stessa esistenza. Sforzatevi, sforziamoci di scrivere sempre qualcosa di incredibile, in ognuna delle nostre giornate e, vi assicuro, prima o poi ognuno avrà il suo fotofinish, quello giusto, quello che vale una intera esistenza, quello pronto ad attestare che sì, questa volta, è stato il migliore di tutti. È il re del mondo. Buon 2022 a tutti!