Photo London 2022

Man mano che passano le settimane ci accorgiamo sempre di più che la vita, dopo due anni segnati dalla pandemia, e nonostante la guerra in Ucraina, sta tornando alla normalità. Ad esempio quest’anno sono ripresi i grandi eventi dal vivo e con essi anche i contest fotografici dal vivo (quelli online non si erano mai fermati). Tra i vari ce n’è uno che oggi mi sento di segnalarvi, il Photo London, giunto quest’anno alla sua settima edizione secondo lo standing che va col nome di “Photo London 2022”. Più che un contest è un vero e proprio festival e per questo diverso dai classici contest visto che ad essere ospitati sono quasi sempre nomi di altissimo livello, e quindi già affermati, del mondo della fotografia. L’edizione 2022 vede in particolare esibirsi oltre 100 diversi fotografi che provengono da 18 diversi paesi in tutto il mondo. Tantissime le foto esposte dunque, ma in questo mare magnum ce ne sono alcune che mi hanno particolarmente colpito e che quindi vi riporto. Eccovi dunque le mie cinque foto preferite del Photo London 2022.

Pink – Dan Holfeld

È in assoluto la mia preferita. A prima vista non sembra nemmeno essere una foto ma un quadro e in parte lo è e proprio per questo mi piace. Sono infatti molto affascinato dalle contaminazioni tra diverse forme artistiche, in questo caso la pittura e la fotografia, perché penso che, di qui a 1000 anni, saranno queste creazioni ibride a raccontare il quadro artistico dei nostri tempi ai posteri. Questa foto minimalista di Holfeld (già vincitore del Budapest International Photo Award) trasuda mistero; colore e geometrie, nella loro semplicità, creano un immaginario vibrante e di grande impatto ispirativo.

Sculptures – Hannah Hughes

Con questa seconda immagine, rubata tra quelle esposte al Photo London 2022, ricalca un po’ lo stesso percorso di quella di Dan Holfeld, ovvero il percorso della fotografia che si ispira e si contamina con l’arte e le sue espressioni artistiche tradizionali. In questa immagine assistiamo ad esempio ad un collage di sculture che mischia archeologia e materiali di scarto, materiali naturali ed artificiali. Il tentativo della foto, o più in generale della creazione artistica è quello di mostrare come quei materiali normalmente destinati alla discarica possono invece diventare soggetti artistici di rilievo.

Untitled – Mia Dudek

Mia Dudek è stata per me una grande sorpresa del Photo London 2022. Non la conoscevo. È una artista polacca e, se mi chiedete cosa è rappresentato in questa foto io vi rispondo con tanta sincerità che non lo so. Ma mi affascina. E questo è il bello. È un esplosione di sensualità e intimità, realizzate attraverso l’utilizzo sapiente di colori (sulle tinte di rosa) e luci e e ombre. Erotismo astratto o nudo artistico? Dovremmo chiederlo a lei, ma il risultato affascina parecchio.

Camel Head – Afikaris

Curiosa questa foto vero? È nata all’interno di Afikaris, una galleria d’arte parigina che punta a valorizzare giovani talenti fotografici africani. In questo ritratto si vede un giovane africano in una zona di penombra blu e con in testa uno strano turbante fatto, apparentemente, di un ammasso di cotone grezzo bianco. L’accostamento dei colori non capire immediatamente che si tratta di un carico portato in testa secondo lo stile africano, o almeno non è stata questa la mia prima impressione, se vi dico la verità. La mia prima impressione è stata quella di una nuvoletta che esce dalla testa del soggetto, come fosse un sogno. Immaginifica.

Chuquicamata – Edward Burtynsky

Cosa vedete rappresentata in questa foto? Se non lo sapete ve lo dico io. È una miniera di rame in Cile. Lo scatto aereo è stato realizzato da Edward Burtynsky, già premiato dai Sony World Photo Award. L’autore è specializzato nella ripresa di immagini volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei cambiamenti climatici e, più in generale, su come l’azione dell’uomo ha cambiato (non sempre in meglio) il mondo intorno a se. Un tema, quello della salvaguardia dell’ambiente, che tutti conosciamo ma su cui comunque la fotografia può essere utile per fornire ulteriori punti di vista e un maggior senso della gravità della situazione a livello mondiale.